Ad un mese dalle prime restrizioni la curva dei contagi da Coronavirus inizia a scendere, è una buona notizia che, messa da parte un pò di paura, può facilitarci ad analizzare la situazione con maggiore razionalità e obiettività. Sono ormai vari giorni che penso a quanto gli unconscious bias (bias cognitivi inconsapevoli), stiano spopolando in questo periodo di paura e incertezza. Trapelano dai messaggi sui social, dalle comunicazioni attraverso i mass media, da ciò che dicono le persone e indicano una lettura della realtà deformata, falsata da errori di valutazione… quindi ho pensato di scrivere qualcosa a riguardo, sperando che possa essere d’aiuto.
Ma facciamo un passo indietro: che cosa sono gli unconscious bias? Lo capiamo facilmente dall’origine della parola bias (pronuncia ‹bàiës›) che significa “tendenza, deviazione, inclinazione” da dei valori standard.
Parlando di bias cognitivi intendiamo degli errori sistematici che ci portano in particolare a prendere decisioni e a formulare giudizi scorretti. Come scrive il premio Nobel Daniel Kahneman: “La razionalità umana viene ostacolata da distorsioni del giudizio (bias cognitivi) che portano a errori sistematici nel momento in cui occorre prendere decisioni in condizioni di incertezza.”
La brutta notizia è che sono inconsapevoli e quindi proprio non ci accorgiamo di quanto ci condizionano; emergono in modo automatico, specialmente quando dobbiamo decidere velocemente minando la nostra capacità di valutare la situazione nel modo più razionale e oggettivo possibile, come invece sarebbe auspicabile.
I bias cognitivi studiati in psicologia sono più di 200 ma per semplicità ne elencherò solo alcuni che in questo momento storico così strano e surreale, mi sembra che stiano imperversando!
- NEGATIVITY BIAS: quel fenomeno psicologico che ci fa attribuire maggior peso e importanza a fatti/notizie/eventi negativi piuttosto che a quelli neutri o positivi.
Ti ci ritrovi? Pensa a quanto pesa un commento critico nei tuoi confronti piuttosto che un complimento, ad esempio. E quando ascolti le news serali in cui la protezione civile informa relativamente ai numeri del contagio, ti ricordi più facilmente i numeri negativi o positivi?
Io, la scorsa settimana, ho notato che quel bollettino che indicava un numero di contagiati di circa 30.000 persone, forniva anche un altro dato che ho trovato molto rassicurante, ovvero circa 14.000 di loro si trovavano a casa con sintomi lievi! Quindi circa il 50% dei contagiati stava abbastanza bene… sono numeri che ascolti tutte le sere ormai ma hai fatto caso a quel dato?
- “EFFETTO CARROZZONE” (bandwagon effect): indica la propensione ad adottare un determinato comportamento, stile o atteggiamento semplicemente perché lo fanno tutti gli altri. Può farci credere qualcosa perché gli altri lo credono.
Un esempio: non ti è mai capitato di rinunciare a fare qualcosa semplicemente perché amici ti hanno detto che LORO non ci erano riusciti? Potresti aver perso un’occasione!
Di solito non cito aforismi attribuiti ad Albert Einstein ma questo mi sembra calzante,
“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”.
In questo periodo di quarantena ti capita di credere a contenuti postati e ripostati sui social media da tutti i tuoi amici, senza sapere se l’informazione è attendibile? Purtroppo sta succedendo a molte persone.
- BIAS DI CONFERMA (confirmation bias): consiste nella tendenza a notare e selezionare le informazioni che confermano le nostre credenze, ignorando la parte di realtà che le disconferma.
Che cosa mi dici di quella volta in cui le tue aspettative oppure certi pregiudizi ti hanno fatto interpretare la realtà in un modo che poi si è rivelato assolutamente errato? Ahimè ci siamo cascati tutti!
Ecco, questi sono solo alcuni esempi di unconscious bias ma conviene porci molta attenzione! Sono pericolosi, proprio per la loro diffusione direi…virale!
Come fare per non cascarci?
- Conoscerli! Approfondire un po’ il tema, potresti leggere il libro di Daniel Kahneman “Pensieri lenti e veloci” per capire un po’ meglio la modalità di funzionamento del nostro pensiero… ma ti avverto…non è proprio un libro da leggere sotto l’ombrellone!
- Mettere in discussione! Prova, come un avvocato del diavolo, a mettere in discussione le tue ed altrui credenze, andando a cercare i fatti nella realtà che le smentiscono; sicuramente esistono ma tu non gli dai rilevanza…un po’ come una novella Sherlock Holmes vai a caccia di informazioni contrastanti.
- Cambia punto di vista! Sviluppa la capacità di guardarti come se fossi un osservatore esterno. Cerca tutti i fatti che fondano le tue opinioni/giudizi/pregiudizi, ti renderai conto che sono pochi, parziali o nulli.
- Cerca i fatti e le notizie positive! .. e dagli la giusta importanza!
Spero di esserti stata utile e mi raccomando ricordati che ci vuole un po’ di allenamento. Se hai bisogno di supporto, io ci sono!
Ciao, Luisa.
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